CASO AMBULATORIALE 1-Scabbia
Si presenta in ambulatorio un paziente, maschio, di circa 40 anni, che lamenta un fastidioso prurito ,prevalentemente notturno,da alcune settimane.
Riferisce di vivere da solo, e di aver effettuato un viaggio in un paese dei balcani circa 3 mesi prima.
All'esame obiettivo si riscontrano lesioni da grattamento, diffuse, nonchè altre lesioni in zone tipiche che , unite alla anamnesi raccolta orientano decisamente alla diagnosi di Scabbia. La conferma si ha infine con la dimostrazione del parassita.
MA COS'E' LA SCABBIA?
Si tratta di una malattia sostenuta da un parassita (il sarcoptes scabiei o acaro della scabbia).
Questi contagia per contatto interumano, in genere per condivisione di effetti letterecci o contatto diretto, di solito sessuale.
L'acaro scava un cunicolo nello spessore della pelle( strato corneo) ,dove depone anche le uova.
Ne consegue un forte prurito, prevalentemente notturno, in accordo con le abitudini e i movimenti del parassita.
Per fortuna la terapia è abbastanza semplice e si basa sull'uso di antiparassitari (piretrine, benzoato di benzile,etc) che se adeguatamente applicate portano rapidamente alla guarigione.
........più difficile è comunicare la diagnosi al nostro paziente;anche se non è più"la malattia dei barboni"il senso di vergogna che evoca è sempre intenso!
CASO AMBULATORIALE 2 -Mollusco contagioso
Si presenta in ambulatorio un paziente di 20 anni, maschio, impiegato.
Lamenta da circa 10 giorni delle formazioni papulose a livello pubico, persistenti, numerose , non dolenti. Sono prevalentemente lisce.
Alcune hanno una ombelicatura centrale, ma in generale hanno un aspetto monomorfo, cioè sono tutte pressochè identiche.
Spremendole fuoriesce un materiale biancastro, denso.
Interrogato , il paziente riferisce una vita sessuale intensa, con frequenti nuove patners.
Da quanto appreso si è già in grado di emettere una diagnosi:si tratta di MOLLUSCO CONTAGIOSO. una eruzione virale (pox-virus), benigna , ma fortemente allarmante per il paziente.
Una volta informato il paziente sulla natura della sua affezione si procede alla distruzione con crioterapia.
Altri metodi alternativi possono essere rappresentati dal cucchiaio tagliente, dalla ignicausticazione, dal laser, ed altri ancora.
Vengono, come di prassi per le malattie sessualmente trasmissibili, effettuati i test di screening per altre MTS.
Si conclude con il consiglio di avvertire le patners e congedando il paziente , dandogli appuntamento per il coontrollo.
Si ricorda comunque che questa malattia può non avere una trasmissione sessuale e può riscontrarsi anche nei bambini, tipicamente al volto.
Sempre in aumento la richiesta di correzioni di rughe , volumi, inestetismi tramite la iniezione di acido jaluronico.
Nell'ultima giornata dedicata dall'ambulatorio alla applicazione di questa pratica, alla presenza di numerosi colleghi e rappresentanti di case produttrici si è proceduto alla dimostrazione su alcune modelle.
Ma cos'è l'acido jaluronico? E' una molecola altamente idrofila, presente già nel nostro organismo, per la quale non è richiesto alcun test allergologico, che garantisce riempimento , biostimolazione , biointegrazione, a fronte di una grande sicurezza per il paziente.
Nelle persone che vogliono correggere inestetismi legati a righe , depressioni , mancanza di volume , sia del viso che di altre parti del corpo, è una valida alternativa a metodiche molto più invasive e irreversibili.
E sottolineamo irreversibili;infatti l'acido jaluronico viene gradualmente riassorbito, perdendo quell'aspetto di "sentenza definitiva " che può avere un altro atto chirurgico.
Di regola viene eseguito un paio di volte all'anno.
La seduta è veloce , quasi per nulla dolorosa, ed ha il pregio di non limitare affatto la vita sociale , che può essere ripresa subito.
ULTIMO AGGIORNAMENTO 10/12/12